MUSICISTI - FOTOGRAFIE DI ANDREA MIRKO COLOMBO.
Mostra di ritratti presso la sala civica Radio, viottolo Comunale Meda.
Inaugurazione Sabato 15 Marzo ore 17:00
Presentazione a cura di Alberto Massaccesi.
Performance di Elena Lago (danzatrice) con Gianfranco D'Adda e Vicky Ferrara (percussionisti)
Orari: Sabato 16:00 - 19:00
Domenica 10:00- 12:30 / 16:00 - 19:00
Dopo Meda la mostra si sposterà a San martino in Strada - Lodi
dal 29 Marzo al 12 Aprile presso la Biblioteca Don Milani.
Altra Tappa dal 3 al 11 Maggio presso la galleria Sorgente
a Oreno di Vimercate.
Il tour si chiuderà a Mariano Comense presso la galleria La Bottega
dal 4 al 12 Ottobre.
«La musica è la tua esperienza, i tuoi pensieri, la tua saggezza.
Se non fa parte della tua vita, non potrà uscire dal tuo strumento.»
Charlie Parker
Sembra quasi impossibile immaginare la musica senza una componente visiva, che siano le copertine dei dischi o le foto promozionali dei musicisti. Grandi fotografi hanno affiancato l’immagine alla musica, donando un volto agli autori di quei suoni, riempiendo le fantasie dei fan che, proprio da quelle fotografie, potevano percepire - e a volte comprendere - il carattere e l’attitudine dei musicisti. Nella cultura hip hop, la fotografa britannica Janette Beckman fu pioniera, nel jazz lo fu Francis Wolff, con il bianco e nero forzato della fioca luce degli studi di registrazione della Blue Note a New York. Ed è questo il punto di partenza di Andrea Mirko Colombo, con la sua nuova mostra che porta il semplice titolo Musicisti. Come avvenne per il precedente progetto Tatuatori, Mirko, quando possibile, porta i soggetti lontano dall’ambiente “di lavoro”, collocandoli invece in location talvolta comuni e ordinarie, proprio come avvenne per le storiche fotografie dei Run-DMC scattate dalla Beckman. Cercando, però, di escluderne i cliché: chi è il rapper, chi invece il cantante metal? La ricerca di Mirko, con il suo bellissimo bianco e nero, verte ancora una volta sulla “persona”, sul suo essere nel mondo, senza il costume di scena, come una sorta di Clark Kent quando toglie il mantello di Superman. Una metodologia di lavoro che non può prescindere dal creare empatia con i soggetti fotografati, trascorrendo tempo insieme a loro, bevendo una birra, ascoltando i racconti, immergendosi nelle loro storie.
Solo così - come avvenne per la mostra ’anima del’Artista, con protagonisti pittori e scultori - sembra possibile arrivare al momento dello scatto e cogliere davvero l’essenza della persona. Alberto Massaccesi.